Un augurio all’amico

Antonio Ferrera
(nome di battaglia Galletto)

in occasione dei suoi 100 anni.

Il Centro Etnologico Canavesano ed il Coro Bajolese.

Bajo Dora, 10 ottobre 1920

Agliè, Villa Sant’Anna, 10 ottobre 2020

I Cento Anni di Antonio Ferrera sono un avvenimento straordinario per noi bajolesi.
In passato, molti anni fa, quattro ottuagenari del nostro paese erano finiti sul giornale locale per la loro età.
Ora Toni li ha superati tutti e noi siamo vicini a lui col pensiero anche se vorremmo esserlo anche fisicamente. Speriamo in tempi migliori e allora sarà festa a tutto campo.
Forte, operoso, nato e vissuto in una famiglia tra le più antiche di Bajo.
Sembra che il nome Ferrera derivi dallo Spagnolo Ferreira, che risale al tempo della guerra tra spagnoli e francesi, del 1640. Gli anni in cui fu bruciato il castello del paese.
Militare negli Alpini, Partigiano nella 76ma brigata Garibaldi di stanza sulla Serra.
In ogni circostanza si è guadagnato la stima di tutti per il suo comportamento sempre corretto.

Per noi del Centro Etnologico Canavesano è stato un prezioso collaboratore. Nel mondo contadino è stato un degno continuatore della consuetudine di vita bajolese.
Ma una sua peculiarità lo eleva dalla tranquilla normalità: era un artista nel lavorare le carni del maiale (allievo di zio Giaculin Bredda) non solo per i bajolesi, ma per tutto il circondario. In questo campo era davvero bravo, peccato che non abbia mai voluto insegnare ad altri questo mestiere. Un piccolo peccatuccio, che, se vuole può ancora cancellare data la buona condizione di salute di cui gode.
Ciao Toni, tanti auguri e grazie per la tua costante e continuata amicizia.
Sei nei nostri cuori!

CE.C. Bajo Dora 10 ottobre 2020